1944 – 01: il primo Colossus entra in funzione a Bletchley Park

Il Colossus è stato il primo grande calcolatore elettronico della storia, anche se non era programmabile nel senso che attribuiamo oggi al termine, cioè non leggeva istruzioni e dati dalla stessa memoria interna, ma veniva programmato tramite una combinazione  di cavi e interruttori.

Era stato ideato e commissionato da Max Newman, il matematico responsabile del gruppo di crittografi che era stato creato a Bletchley Park dal governo inglese, allo scopo di supportare la decodifica dei messaggi del comando tedesco durante la seconda guerra mondiale, crittografati con le macchine Lorenz, macchine successive e migliorate rispetto alle più conosciute Enigma.

Il progetto e la realizzazione fu affidata al laboratorio di ricerca sulle telecomunicazioni del British Post Office, situato a Dollis Hill, vicino a Londra. L’ingegnere responsabile della sua realizzazione fu Tommy Flowers, che completò il primo esemplare durante il 1943 in soli 10 mesi.

Il primo Colossus fu installato a Bletchley Park nel gennaio 1944, utilizzava 1500 valvole e pesava una tonnellata. Una successiva versione, il Colossus Mark II, ne utilizzava ben 2500, ed entrò in esercizio nel giugno 1944; in totale vennero prodotte 10 macchine Colossus. Alla fine della guerra Churchill ottenne che tutta la vicenda di Bletchley Park fosse mantenuta segreta: di conseguenza quasi tutte le macchine Colossus vennero distrutte, insieme ad ogni informazione sul loro utilizzo.

A tutto il personale che aveva lavorato a Bletchley Park fu imposto di mantenere il segreto sulle attività svolte durante il conflitto mondiale. Solo nel 1975 cominciarono a trapelare informazioni parziali sulle macchie Colossus, e più recentemente, nel 2000, il governo inglese ha definitivamente declassificato un dettagliato documento sulle sue caratteristiche, rivelando finalmente l’importante ruolo che va attribuito a questa macchina.


Fonti

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