1945 – 05: entra in funzione l’ENIAC

Anche se è difficile stabilire una data esatta di avvio della macchina, nei primi mesi del 1945 l’ENIAC aveva iniziato i collaudi, e per la primavera funzionava bene. Oltre naturalmente che per i calcoli balistici, era già stato utilizzato dal personale per l’energia atomica di Los Alamos, e anche durante il fine settimana per la festa del ringraziamento, per uno studio sulla teoria dei numeri.

Dopo un anno di funzionamento alla Moore School, nel 1946 fu smontato e trasportato all’Aberdeen Proving Ground, dove fu rimontato dagli ingegneri della Moore School. Anche se ormai la guerra si era conclusa, fu utilizzato per numerosi altri problemi di calcolo. Per alcuni anni l’ENIAC fu l’unico grande calcolatore elettronico digitale disponibile per l’uso quotidiano.

L’ENIAC rimase in esercizio fino al 2 ottobre 1955. Fra i primi computer elettronici digitali, impiegava 18.000 valvole e pesava 30 tonnellate. Si trattava di una macchina “general purpose”, quindi adatta a svolgere problemi di varia natura, ma non era una macchina programmabile via software; per “configurare” le operazioni da eseguire occorreva collegare manualmente dei cavi nelle posizioni opportune di uno specifico pannello, operazione che impegnava diverse persone per vari giorni.

A questo compito erano state assegnate sei donne, scelte a caso fra le circa 100 che l’esercito aveva assunto per effettuare manualmente (con il solo aiuto di una calcolatrice meccanica da tavolo) i calcoli delle traiettorie:


Francis “Betty” Snyder Holberton,
Betty “Jean” Jennings Bartik,
Kathleen McNulty Mauchly Antonelli,
Marlyn Wescoff Meltzer,
Ruth Lichterman Teitelbaum,
Frances Bilas Spence  

Anche se i loro nomi sono poco conosciuti, queste sei donne sono state di fatto le prime programmatrici di un calcolatore elettronico, anche se la programmazione avveniva con modalità “elettrotecniche”. Alcune di esse continuarono poi la loro attività sui calcolatori a programma memorizzato, contribuendo alla nascita della nuova professione della “programmazione”, intesa come “sviluppo di software”.

Solo nel settembre 1948 il pannello cablato venne sostituito da una vera unità programmabile, rendendo l’ENIAC una macchina a programma memorizzato (anche se in sola lettura) e quindi molto più flessibile. La rilevanza storica dell’ENIAC deriva, oltre che dalle dimensioni del progetto (per la prima volta si tentava la costruzione di un dispositivo elettronico di tale complessità), dal grande interesse che questo suscitò nell’ambiente dei (pochi) specialisti e nell’opinione pubblica, e sopratutto dagli eventi immediatamente successivi al completamento del progetto: il corso che venne tenuto nell’estate del 1946, e l’avvio del progetto EDVAC.


Fonti

  • Martin Kampbell-Kelly, William Aspray et. al. – “Computer A History of the Information Machine” – terza edizione – pp 71-81 – Westview Press 2014

  • “Encyclopedia of Computer Science” – January 2003, pp 649-651 – John Wiley and Sons Ltd.

ENIAC


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