1950-04: Richard Hamming pubblica “Error detecting and error correcting codes”

Una caratteristica fondamentale dei calcolatori digitali è la possibilità di identificare e correggere gli errori sui “bit” dei flussi di dati; in altri termini, di poter gestire informazioni affidabili. Un contributo decisivo a questo risultato è stato fornito da Richard Hamming, matematico e informatico presso i Bell Labs, che in aprile 1950, con l’articolo “Error detecting and error correcting codes” ha gettato le basi della teoria del riconoscimento e correzione degli errori in un flusso dei dati binari.

Termini quali “Codici di Hamming” o “Distanza di Hamming” sono correntemente utilizzati per riferirsi appunto alle tecniche derivate dalle idee di Hamming.


Fonti

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