1969 – 06 – 23: IBM annuncia il software unbundling

Fino al 1967 le macchine venivano vendute con il solo software di sistema fornito gratuitamente dai costruttori; il software applicativo veniva sviluppato dagli stessi clienti, o come nel caso dello user group SHARE degli utenti IBM o di altri user group, liberamente condiviso fra gli stessi utenti.

Le macchine avevano architetture hardware diverse, quindi necessitavano di software specifici. Con il lancio del Sistema/360 IBM aveva introdotto il concetto innovativo di famiglia di modelli compatibili, tutti in grado di utilizzare lo stesso software.

Dato il grande successo di questo approccio, il Sistema/360 si era affermato come la prima piattaforma stabile industry-standard, con oltre il 70% del mercato.

Solo un piccolo numero di aziende indipendenti aveva iniziato a esplorare la possibilità di produrre software “pacchettizzato”, rivendibile a più utenti. Si stima che meno di 50 pacchetti software fossero disponibili sul mercato.

In questo contesto, IBM annunciò il 23 giugno 1969 che avrebbe separato il costo dell’hardware da quello dei nuovi programmi, del supporto tecnico, della manutenzione e dei corsi. Questo annuncio permise la nascita di numerosi “Independent Software Vendors” (ISVs), dando un impulso decisivo allo sviluppo della nuova industria del software.


Fonti

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