Dijkstra, Edsger Wybe (1930-2002)

Edsger Dijkstra  è stato un informatico olandese, che ha apportato sostanziali contributi teorici e pratici alla disciplina della programmazione, considerata come una rigorosa e impegnativa attività intellettuale.

Nel 1956 ha sviluppato un algoritmo per trovare il percorso più breve tra due nodi in una rete: gli algoritmi usati alla data richiedevano un tempo di esecuzione che cresceva con il cubo del numero di nodi, quello di Dijkstra cresceva con il quadrato; il suo algoritmo è ancora usato per l’instradamento nelle reti a commutazione di pacchetto, usate ad esempio da Internet.

Oltre ad aver pubblicato numerosi libri e articoli sulla programmazione, ha anche prodotto oltre 1000 manoscritti, conosciuti come EWD Series” , alcuni dei quali  sono stati pubblicati in varie forme, altri, originariamente concepiti per una distribuzione ad una stretta cerchia di destinatari, sono stati poi ampiamente circolati “informalmente”.

Nel 1968 ha rilasciato il sistema operativo THE, un progetto sviluppato in ambito accademico che ha introdotto varie innovative soluzioni.

Nel 1972 gli è stato assegnato l’ACM Turing Award, e per questa occasione Dijkstra ha preparato il famoso articolo “L’Umile Programmatore (The Humble Programmer)” in cui riflette su come sia nato ed evoluto il concetto dei software, sulla professione del programmatore, sulla evoluzione dei linguaggi e degli strumenti di sviluppo software.

Un breve estratto delle motivazioni della assegnazione a Dijkstra dell’ACM Turing Award riassume i suoi meriti e le sue attitudini verso la programmazione :

“Il vocabolario usato dai programmatori è costellato di parole originate o promulgate con forza da E. W. Dijkstra: display, abbraccio mortale, semaforo, programmazione senza go-to, programmazione strutturata. Ma la sua influenza sulla programmazione è più pervasiva di quanto qualsiasi glossario possa indicare. Il prezioso dono che questo premio Turing riconosce è lo stile di Dijkstra: il suo approccio alla programmazione come una elevata sfida intellettuale; la sua eloquente insistenza e dimostrazione pratica che i programmi dovrebbero essere composti correttamente, non solo debuggati fino ad essere corretti; e la sua percezione illuminante dei problemi alle basi del design del programma. Ha pubblicato circa una dozzina di articoli…… i suoi documenti già classici sui processi sequenziali cooperanti e la sua memorabile critica all’istruzione go-to. Un’influente serie di lettere di Dijkstra è emersa di recente come una raffinata monografia sull’arte di comporre programmi. Siamo arrivati ​​a valutare i buoni programmi più o meno allo stesso modo in cui valutiamo la buona letteratura. E al centro di questo movimento, creando e riflettendo modelli non meno belli di quelli utili, spicca E. W. Dijkstra”.


Fonti







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