Nel 1973 il Palo Alto Research Center (PARC) della Xerox assume Adele Goldberg, che aveva appena conseguito il PhD in Scienze dell’Informazione all’Università di Chicago; qui, insieme ad Alan Kay sviluppa lo Smalltalk-80, un linguaggio di programmazione che adotta un approccio “orientato agli oggetti” (object oriented) derivato dal linguaggio Simula 67, ed è caratterizzato dall’uso di uno schermo grafico bit-mapped ( i singoli punti dello schermo sono pilotati dal software) nel quale le finestre possono essere sovrapposte e riposizionate interattivamente.
Nel 1977 pubblica, insieme ad Alan Kay, l’articolo Personal Dynamic Media, nel quale viene introdotto il concetto di Dynabook, descritto come “uno strumento per programmare e risolvere i problemi; come una memoria interattiva per la conservazione e manipolazione di dati; come un editor di testo; e come mezzo di espressione attraverso scrittura, disegno, animazioni grafiche, composizione e generazione di musica”.
Dal 1983 la Goldberg sarà responsabile del System Concepts Laboratory (SCL). Questo laboratorio, oltre alla sede di Palo Alto in California, aveva una sede distaccata a Portland (Oregon) che serviva per sperimentare le modalità di interazione interpersonale fra sedi remote tramite computer; venivano sperimentati strumenti per interagire in modo remoto nello spazio e nel tempo, e per gestire riunioni remote.
Adele Goldberg lascierà il PARC nel 1988 per fondare ParcPlace Systems, una azienda dedicata agli strumenti per lo sviluppo di applicazioni Smalltalk; guiderà questa azienda fino al 1995, anno della fusione di ParcPlace Systems con Digitalk.
Fonti
- https://www.h-its.org/people/about-adele-goldberg/
- https://ieeexplore.ieee.org/document/1646405
- https://ethw.org/Oral-History:Adele_Goldberg
- https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/0020737391900426