Insieme a Charles Babbage, Herman Hollerith è uno dei pionieri che nel XIX° secolo hanno intuito come dispositivi meccanici potessero essere utilizzati per attività di calcolo ed eleborazione dati.
A differenza di Babbage, che forse troppo in anticipo rispetto allo stato della tecnologia meccanica del suo tempo non era riuscito a superare la fase di ideazione, Hollerith non solo realizzò i dispositivi innovativi che aveva progettato, ma ebbe l’abilità di creare e far crescere una vera e propria industria, quella della “elaborazione meccanografica dei dati”. Da questa, maturata la tecnologia elettronica, il passaggio all’ informatica e al software è stato quasi naturale.
L’occasione che Hollerith ha saputo cogliere è stata l’esigenza di elaborazione dei dati del censimento della popolazione USA del 1890, per la quale riuscì a far utilizzare le macchine da lui sviluppate. Da questa esperienza di successo, seguirono dapprima progetti per il censimento in altre nazioni, poi anche una offerta di apparati per esigenze di enti ed aziende.
L’azienda da lui fondata, attraverso varie fusioni e cambi di denominazione, diventerà la International Business machines (IBM), che per decenni è stata leader indiscusso nel mercato mondiale prima della elaborazione meccanografica e poi dell’informatica.