Kay, Alan (1940-)

Alan Kay ha contribuito per decenni a vari progetti innovativi nel campo della programmazione e delle interfacce grafiche, facilitando l’evoluzione del personal computing verso un modello di utilizzo amichevole, adatto a tutti i tipi di utenti. All’inizio della sua carriera, nel 1968, conobbe Seymour Papert e studiò il linguaggio di programmazione Logo, un dialetto del linguaggio Lisp, ottimizzato per utilizzo didattico.

Nel 1970 entrò a far parte del PARC (Palo Alto Research Center), il famoso centro di ricerca della Xerox allora all’avanguardia mondiale nella ricerca informatica. Qui partecipò allo sviluppo delle workstation grafiche avanzate, collegate fra loro in rete, che utilizzavano un nuovo ambiente di sviluppo grafico, lo Smalltalk, basato su un nuovo paradigma di programmazione definito “programmazione ad oggetti”.

Nel 1972 formulò la proposta di un computer portatile di facile utilizzo, dedicato in particolar modo agli studenti, il Dynabook; idea che dopo vari tentativi pionieristici solo negli anni recenti si è concretizzata presso la grande utenza sotto forma dei dispositivi che oggi definiamo tablet.

L’impegno verso nuovi paradigmi di programmazione è continuato negli anni, e gli ha fruttato prestigiosi premi e riconoscimenti internazionali. Nel 2003 ha ricevuto l ‘ACM Turing Award con la seguente motivazione: “Per aver sperimentato molte delle idee alla base dei contemporanei linguaggi di programmazione orientati agli oggetti , alla guida del team che ha sviluppato Smalltalk, e per i contributi fondamentali al personal computing “ (“For pioneering many of the ideas at the root of contemporary object-oriented programming languages, leading the team that developed Smalltalk, and for fundamental contributions to personal computing.”)


Fonti

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