Perchè una storia del software

Le motivazioni per occuparsi di storia del software devono tener conto di due aspetti peculiari dello stesso:

  • La difficoltà di definire il significato del termine software
  • La natura immateriale del software, o almeno di alcuni suoi aspetti che lo rendono fruibile solo al momento della sua esecuzione.
  • Una applicazione necessita di un particolare sistema operativo;il sistema operativo richiede un particolare hardware (il computer su cui il software viene eseguito). Si crea quindi un legame univoco fra applicazioni, sistema operativo, hardware.

Da queste premesse derivano alcune possibili risposte alla domanda “Perchè una storia del software?”

  • Hardware, sistema operativo, applicazioni evolvono rapidamente; la mutua dipendenza di questi tre fattori genera l’impossibilità di eseguire il software. L ‘hardware rimane muto, scompare ogni informazione sulle caratteristiche del software, e di conseguenza la possibilità di conservarne la memoria storica. Occorre quindi raccogliere e documentare oggi ogni possibile informazione ancora disponibile, prima che sia troppo tardi.
  • Il software è nato alla metà dello scorso secolo. La generazione che è stata protagonista della sua nascita si è quasi completamente estinta. La generazione successiva, quella che ha visto l’esplosione dell’informatica personale, è portatrice di testimonianze e conoscenze preziose, che vanno raccolte ed organizzate. Anche in questo caso, prima che sia troppo tardi.
  • I supporti su cui le informazioni digitali sono memorizzate diventano non più leggibili per le evoluzioni tecnologiche già descritte.
    Con il migrare della società moderna verso l’informazione digitale, si rischia quindi di perdere non solo il codice sorgente vero e proprio, ma una parte consistente del patrimonio informativo della nostra generazione. Occuparsi della storia del software significa anche contribuire a mantenere il know how necessario per recuperare vecchi archivi: conoscere il formato dati delle vecchie applicazioni, emulare sistemi operativi e applicazioni, scrivere nuove applicazioni in grado di leggere i vecchi archivi. In altri termini, “salvare il salvabile”.
  • Il software e l’informazione digitale sono destinati ad occupare un ruolo sempre più importante nella nostra civiltà e nello sviluppo della razza umana. Sono “appena nati”, ma osservandone la velocità di crescita in questi pochi anni dovremmo riflettere su cosa aspettarci per il futuro: opportunità o rischi che siano, magari il conoscere come siamo arrivati sin qui può aiutarci a giudicare con maggiore consapevolezza.
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