Turing, Alan (1912-1954)

Alan Mathison Turing è stato un matematico e multiforme scienziato esperto di logica, crittografia, informatica, filosofia e biologia. Viene considerato uno dei padri dell’informatica, sopratutto grazie al suo contributo teorico sulla logica matematica e sul concetto stesso di calcolabilità, .

Nel 1936, subito dopo la laurea in matematica al King’s College di Cambridge, Turing pubblica l’articolo “On Computable Numbers and an Application to the Entscheidungsproblem” nel quale descrive un dispositivo, che poi verrà chiamata “macchina di Turing”. Si tratta di una macchina teorica in grado di eseguire ogni operazione che possa essere rappresentata da un algoritmo. La sequenza di operazioni è memorizzata su un nastro, che può essere letto o scritto.

Questo articolo, anche se scritto per risolvere un problema matematico, di fatto introduce il concetto di moderno calcolatore, in grado di eseguire le istruzioni di un programma memorizzato. Egli dimostra come ogni macchina, avendo a disposizione sufficiente memoria e tempo, possa simulare il comportamento di un’altra macchina: da questo deriva il concetto di “macchina universale”.

L’opera di Turing è anche stata determinante nel campo della crittografia (la scienza che studia come cambiare un messaggio in modo che non sia comprensibile a chi non conosce la “regola” per leggerlo). Durante la seconda guerra mondiale tutte le comunicazioni militari tedesche venivano criptate con una macchina chiamata Enigma, ideata dall’ingegnere tedesco Arthur Scherbius. Allo scopo di tentare la decodifica di questi messaggi, il governo inglese aveva radunato a Bletchley Park, una località vicino a Londra, un gruppo di qualificati scienziati. Il contributo di Turing a questo gruppo fu fondamentale: non solo ideò nuove procedure per rendere più efficente il processo di decodifica, ma anche propose importanti modifiche alle macchine elettromeccaniche chiamate Bombe che venivano utilizzate per la decodifica.

Il 19 febbraio 1946 Turing presenta al National Physical Laboratory (NPL) il progetto dell’Automatic Computing Engine (ACE), una macchina elettronica a programma memorizzato. Il termine Engine venne utilizzato con riferimento all’Analytical Engine progettato un secolo prima da Charles Babbage. Una versione ridotta di questa macchina, chiamata Pilot ACE, verrà realizzata solo nel 1955.

Nel 1948 Turing iniziò a collaborare con Max Newman nel Computing Machine Laboratory della Victoria University di Manchester; si interessò inoltre di biologia matematica e scrisse un trattato sulle basi chimiche della morfogenesi.

Nel 1950 pubblica sulla rivista Mind l’articolo“Computing machinery and intelligence” nel quale descrive il famoso “Test di Turing”, un criterio per definire se una macchina possa definirsi intelligente. Per determinare come possa essere definito il concetto di intelligenza, Turing presenta un gioco, chiamato “gioco dell’imitazione”, a tre partecipanti: un uomo, una donna, un osservatore. Il compito dell’osservatore è quello di stabilire, tramite dialogo con i due, quale sia l’uomo e quale la donna. Se uno di questi viene sostituito da una macchina, e se ripetendo più volte l’esperimento l’osservatore mediamente fornisce lo stesso numero di risposte esatte, la macchina viene definita “intelligente”.


Fonti:

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