Dopo pochi mesi di effettivo utilizzo presso l’università di Harvard per il calcolo di tabelle matematiche, si tenne la cerimonia ufficiale di presentazione dell’ASCC, che era stato rinomiato Harvard Mark I. L’arrogante Howard Aiken nel discorso di presentazione si attribuì tutto il merito del progetto, senza menzionare il pur molto rilevante ruolo di IBM, che aveva finanziato l’intera operazione e i cui ingegneri avevano lavorato per anni alla sua costruzione.
Questo fece infuriare Thomas Watson, capo di IBM, creando un disaccordo irreparabile fra i due personaggi. L’annuncio del Mark I ebbe comunque un grande impatto mediatico, che colpì l’opinione pubblica. La comunità tecnico/scientifica in particolare espresse subito grande interesse per la macchina.
Anche per questo Aiken pubblicò il “Manual of Operation of the Automatic Sequence Controlled Calculator”, che può essere considerato il primo libro sui calcolatori digitali. L’ importanza del ruolo del Mark I nella storia dell’informatica deriva dal fatto che fu la prima macchina programmabile completamente automatica; nei commenti della comunità scientifica questa fu considerata come l’avverarsi del sogno di Babbage, che oltre un secolo prima aveva progettato, senza mai riuscire a realizzarla, la “macchina analitica”, concettualmente molto simile a quella progettata da Aiken.
La programmazione era ancora rudimentale: alcune funzionalità erano “cablate” nell’hardware, le altre venivano lette da un nastro di carta perforato. Grace Murray Hopper, fra le prime persone a cimentarsi con la programmazione di questa enorme ma lenta macchina, acquisì su questa l’esperienza che le permise poi di assumere un ruolo determinante nella nascita della nuova professione dello “sviluppo software”, oltre che essere la prima programmatrice donna.
Fonti
- Bernard Cohen – “Howard Aiken – Portrait of a Computer Pionieer” – (Cambridge: MIT Press 1999)
- “Retiring computer pioneer” – Communications of the ACM, June 1962, pp 298–299
https://doi.org/10.1145/367766.367776 - “Computers and their future: speeches given at the World Computer Pioneer Conference”, Llandudno, July 1970
Richard Williams and Partners, 1970