Viene completata la costruzione dell’ ASCC (Automatic Sequence Controlled Calculator), macchina elettromeccanica programmabile realizzata grazie ad un accordo di collaborazione fra IBM e l’Università di Harvard.
Questo progetto era stato avviato da un’idea di Howard Aiken, dottorando e insegnante di fisica all’Università di Harvard, che aveva l’esigenza di risolvere un sistema di equazioni differenziali tramite metodi numerici: egli propose di adattare le macchine meccanografiche a schede perforate di Hollerith, prodotte da IBM, alle esigenze del calcolo scientifico.
L’ASSC, realizzato in IBM sotto la guida di Aiken, pesava 35 tonnellate, aveva 3000 relè e 800 chilometri di cavi ed una memoria di 72 registri. Usava la numerazione decimale, e svolgeva una addizione in sei secondi, ed una moltiplicazione in 12 secondi. Le istruzioni potevano venir lette da un nastro perforato di carta oppure inserite tramite telescrivente, una sorta di macchina da scrivere elettrica.
Fonti
- “The First Computers – History and Architectures” pag.107 – The MIT Press 2000 – a cura di Raul Rojas and e Hashagen
- https://www.ibm.com/ibm/history/exhibits/markI/markI_intro.html
- http://www.columbia.edu/cu/computinghistory/mark1.html