Kildall, Gary (1942 – 1994)

Gary Kildall è noto per aver fondato la Digital Research ed avere sviluppato il sistema operativo CP/M. E’ stato uno dei maggiori protagonisti della rivoluzione del personal computing, il primo ad avere compreso che i microprocessori avrebbero permesso di realizzare piccoli computer universali per ogni genere di applicazioni.


Come Bill Gates, Gary Kildall nasce e cresce a Seattle, 13 anni prima. A differenza di Bill, Gary completa la formazione accademica, conseguendo nel 1972 un dottorato di ricerca presso l’ Università di Washington. Alternando attività di insegnamento nella scuola di specializzazione della Marina a Monterey, California, con quelle di sviluppo e consulenza presso la Intel, acquisisce esperienze con i primi microprocessori programmabili Intel a 4 bit (4040) e 8 bit (8080 e 8008).

Nel 1973, sviluppa il primo linguaggio di alto livello, il PL/M, una versione per microcomputer del linguaggio PL/I (programming Language One) sviluppato dall’IBM nei primi anni 1960 per i mainframe IBM System/360. Per questo suo contributo Intel gli fornisce un esemplare del piccolo computer progettato come strumento per sviluppatori, l’Intellec-8, che usa il microprocessore ad 8 bit 8008.

Gary Kildall si fa prestare 1700$ e compra una stampante ed un terminale video da collegare all Intellec-8, con i quali può collegarsi al minicomputer DEC PDP-10. Con questa configurazione inizia lo sviluppo di un sistema operativo. Ma per avere un computer personale completamente autonomo dal PDP-10 gli occorre un dispositivo di memorizzazione dati. Kildall pensa subito al floppy disk, un disco magnetico flessibile da 8″ ideato due anni prima da IBM, e recentemente commercializzato anche da Memorex.


Dopo qualche tentativo fallito di realizzare una interfaccia hardware fra questo disco e l’Intellec-8, non essendo particolarmente esperto di hardware, Kildall chiede a John Torode, un suo amico ingegnere elettronico della Washigton University, di realizzare questo microcontroller. Dopo qualche mese il controller è funzionante: 1974, è nato il primo sistema operativo a dischi per un microcomputer, il CP/M (Control Program /Monitor), così chiamato per analogia con PL/M.

Il primo contratto di licenza significativo per il nuovo CP/M è la Omron, produttore di terminali per l’editoria, che nel 1975 commissiona a Kildall una applicazione di word-processing. Il compenso di 25.000 $ viene suddiviso fra Kildall e Torode.

Nello stesso anno si verifica l’evento che determinerà non solo una svolta nel futuro del CP/M, ma anche nella adozione personal computing in generale. La piccola azienda IMSAI ha progettato un piccolo computer basato sul microprocessore a 8 bit 8080 di Intel. Glenn Ewing, ex allevo di Kildall alla scuola della Marina, lo presenta alla IMSAI, che è alla ricerca di un sistema operativo.

Kildall concorda con IMSAI di adattare il CP/M alla nuova macchina. Questo implica rivedere il codice che interfaccia direttamente l’hardware, come floppy disk o video: pensando alle future richieste di adattamento ad architetture hardware diverse, sviluppa una interfaccia di uso generale, che chiama BIOS (Basic Input/Output System), che isola il codice dipendente dall’hardware, in modo che questo sia facilmente modificabile.

Era nato il concetto di sistema operativo standard, che avrebbe permesso alle applicazioni di essere eseguite su macchine di diversi costruttori: prerequisito alla nascita e diffusione del software pacchettizzato, sviluppato e commercializzato da aziende indipendenti dai costruttori di hardware, o Independent Software Vendors, termine coniato dallo stesso Kildall.

L’accordo di licenza con la IMSAI frutta a Gary 25.000 $. Questo importante accordo rinforza la fiducia di Gary sulle potenzialità del CP/M, anche tramite distribuzione diretta agli utenti finali, gli hobbisti che acquistavano una delle piccole macchine a 8 bit che ormai cominciavano ad essere offerte da vari produttori di hardware.

Gary e la moglie Dorothy McEwen fondano quindi nel 1974 la Intergalactic Digital Research (poi semplicemente Digital Research, o DRI), azienda dedicata alla vendita diretta del CP/M. La sede è presso la loro abitazione, a Pacific Grove, ad un’ora di macchina a sud della Silicon Valley; la moglie si occupa della spedizione dei dischetti, mentre Gary ancora insegna alla scuola della Marina.

Jim Warren, fondatore della nuova rivista Dr. Dobb’s Journal of Computer Calisthenics & Orthodontia, dedicata proprio a questo segmento di utenti, convince Gary Kildall a comprare per 25 $ un annuncio per pubblicizzare il CP/M. Gli ordini da parte degli hobbisti cominciano ad aumentare: il costo dai 70 $ iniziali passa a 100 $ dalla versione 1.4, ma questo non rallenta gli ordini. Nel 1976 Gary lascia, a malincuore, l’insegnamento, per dedicarsi a tempo pieno alla DRI.

Ad inizio 1977, molti produttori includevano il CP/M con i loro sistemi. La ROM-BIOS era configurata in modo che il CP/M si caricasse immediatamente all’accensione. L’azienda si espande: nel 1978 impiega 9 persone e il fatturato supera il milione di $, nel 1980 supera le 24 persone.

Microsoft e DOS

Nel 1980 IBM sta preparando il lancio della macchina che diverrà nota semplicemente come “IBM Personal Computer“, ma che rivoluzionerà le sorti di questo settore: in cerca di software per questa macchina, contatta Microsoft per acquisire la licenza del linguaggio BASIC, e proprio da Bill Gates viene indirizzata a Gary Kildall per la licenza del sistema operativo.

La vicenda è descritta e “commentata” da molti, per cui viene riassunta qui solo la conclusione: IBM ottiene da Microsoft una licenza non esclusiva per un sistema operativo che la stessa Microsoft ha appositamente acquisito dallo sviluppatore Tim Paterson: il QDOS, i cui comandi e le cui API (Application Programming Interface, cioè l’interfaccia delle funzioni disponibili ai programmatori delle applicazioni) sono “molto simili” a quelli del CP/M.

Tim Paterson viene assunto da IBM per mettere a punto il prodotto che verrà offerto da IBM come PC-DOS. Kildall ritiene che il sistema di Paterson non sia legale, e minaccia una causa contro IBM. Ad inizio 1982 si giungerà ad un accordo: il CP/M-86, il prodotto della DRI, che offre multitasking ed è tecnicamente superiore rispetto al PC-DOS, verrà aggiunto all’offerta IBM, ma ad un prezzo di 240$ rispetto ai 40$ del PC-DOS, e non direttamente supportato da IBM, quindi non competitivo.

La DRI nel 1988 commercializzerà il DR-DOS, che sarà un diretto competitor del MS-DOS, ed avrà un discreto successo perchè’ più stabile e con funzioni aggiuntive.

Altri contributi di Gary vanno citati nel campo della divulgazione, e dei CD-ROM.

Gary, insieme al fondatore Stewart Cheifet, conduce dal 1883 al 1990 la rubrica settimanale televisiva The Computer Chronicles della emittente PBS, un programma che ha contribuito a divulgare la cultura informatica e dei personal computer verso il grande pubblico.

Importanti sono anche i suoi pionieristici conributi al software di gestione CD-ROM e interfacciamento a videodischi. Fonda anche una sua azienda, la KnowledgeSet, che produce una versione CD-ROM della Grolier’s Encyclopedia. Anche in questo caso le sue idee innovative verranno poi convertite dalla Microsoft in opportunità commerciali di grande successo.

Nel 1991 la Digital Research viene venduta alla Novell, fondata da Ray Noorda, per $120 milioni; Gates, al quale Gary aveva proposto l’acquisto, gli aveva offerto $10 milioni. La vendita della DRI rende Kildall un uomo ricco, ma segna il destino per l’azienda : in breve prodotti e progetti della DRI vengono assorbiti nel catalogo più ampio della nuova azienda focalizzata sul networking.

L’impatto delle sfortunate vicende della DRI ebbe su Gary Kildall effetti profondi. Il crescente successo di Microsoft, vicende giudiziarie, un rapporto difficile con Bill Gates, la costante pressione mediatica rappresentarono per anni fattori di stress che influirono sulla personalità di Gary e sulla sua vita privata.

Le stesse circostanze del suo prematuro decesso, peraltro mai chiarite, contribuiscono tristemente ad distrarre la riflessione dai notevoli contributi che le sue intuizioni e la sua preparazione tecnica hanno apportato alla evoluzione del software, pur non avendogli mai offerto quella che avrebbe dovuto essere una meritata visibilità.


Fonti

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