1945 – 07: pubblicazione dell’articolo di Vannevar Bush “As We May Think”

Nel famoso articolo “As We May Think” (Come Potremmo Pensare) pubblicato sul periodico “Atlantic Monthly” Vannevar Bush descrive il Memex (Memory Expansion), un ipotetico meccanismo per la catalogazione ed il reperimento di documenti, che avrebbe permesso di stabilire legami e relazioni fra gli stessi.

Basato naturalmente su tecnologie disponibili all’epoca (ad esempio l’uso di microfilm e schermi ottici per la loro lettura), rilevante è l’enfasi sulle avanzate modalità di accesso e consultazione “multimediale” delle informazioni, “Il memex è un dispositivo nel quale un individuo memorizza tutti i suoi libri, appunti, e comunicazioni, ed è meccanizzato in modo da poter essere consultato con estrema flessibilità e velocità. E’ un grande supplemento privato alla sua memoria” (“A memex is a device in wich an individual stores all his books, records, and communications,and wich is mechanized so that it may be consulted with exceeding speed and flexibility. It is an enlarged intimate supplement to his memory”).

Questo nuovo concetto di ipertesto influenzò le successive ricerche nel campo informatico. Ad esempio quelle di Dough Engelbart che dimostrò un prototipo di un sistema di accesso ai dati durante la 1968 Fall Joint Computer Conference di San Francisco, e Ted Nelson, ideatore del termine ipertesto e di un sistema chiamato Xanadu. Il concetto di ipertesto fu poi l’elemento fondamentale alla base della nascita e della grande diffusione del World Wide Web.


Fonti





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