von Neumann, John (1903-1957)

John von Neumann, brillante matematico, scienziato, influente consulente scientifico del governo USA, è una figura la cui opera ha avuto una influenza rilevante in tutti i campi di cui si è interessato. Il suo nome è associato alla moderna informatica sopratutto per il contributo da lui fornito al team di sviluppo della Moore School of Electrical Engineering della Università di Filadelfia, negli anni 1944-1945.

In questo periodo, completato il progetto del primo grande calcolatore elettronico, l’ENIAC (Electronic Numerical Integrator and Computer), alla Moore School si stava progettando il suo successore, l‘EDVAC (Electronic Discrete Variable Automatic Computer).

Von Neumann, venuto a conoscenza in modo fortuito del progetto, si unì al team della Moore School, apportando il suo valido contributo di brillante matematico e logico, rivolto a razionalizzare il progetto in corso; in particolare, contribuì a definire e descrivere l’importante concetto di “programma memorizzato”, secondo il quale la memoria del computer si poteva utilizzare indifferentemente per i dati e per le stesse istruzioni del programma, che avrebbe potuto quindi “automodificarsi” durante il funzionamento.

Questo concetto innovativo venne descritto, insieme ai concetti principali sulla struttura di una moderna macchina elettronica per calcolare, in un importante documento “A first draft report on the EDVAC” nel giugno 1945. Questo documento divenne un punto di riferimento per gli sviluppi successivi, e il suo contenuto viene ancora oggi ricordato come “architettura di von Neumann”. Va precisato però che in realtà il documento raccoglie il risultato di quasi un anno di lavoro da parte del qualificato team della Moore School, che comprendeva anche John Mauchly, John Presper Eckert, Arthur Walter Burks, Herman Goldstine. La nascita della moderna informatica non è quindi l’intuizione di un solo individuo, seppur dotato di grandi capacità, ma il risultato del contributo di molti, della felice coincidenza di tempi e tecnologie, dell’impegno di forze intellettuali, e naturalmente dal supporto di adeguati investimenti economici.


Fonti


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