Goldstine, Herman (1913-2004)

A causa del conflitto bellico, Herman Goldstine lascia l’incarico di professore di matematica all’Università del Michigan e nel 1942 entra nell’esercito USA, assumendo la carica di tenente presso il Laboratorio di Ricerca Balistica dell’Artiglieria presso il poligono di Aberdeen.

Come matematico, si occupava del calcolo delle traiettorie balistiche per il puntamento dell’artiglieria; era questa una operazione che richiedeva lunghi calcoli, svolti anche da un centinaio di donne appositamente istruite.
Oltre ad utilizzare un potente analizzatore differenziale (realizzato da Vannevar Bush), l’esercito aveva stipulato un accordo per utilizzare anche una macchina equivalente che si trovava presso la Moore School di Filadelfia, ad un centinaio di chilometri di distanza da Aberdeen. Goldstine era stato nominato l’ufficiale di collegamento, e quindi aveva frequenti contatti con la Moore School.

Fu proprio grazie a questi contatti che venne a conoscenza di un documento che il fisico John Mauchly aveva elaborato, nel quale ipotizzava la costruzione di un calcolatore elettronico a valvole, che avrebbe svolto i calcoli delle tabelle di lancio molto velocemente. Approvato il progetto per la costruzione dell’ENIAC, Goldstine venne nominato rappresentante del Governo per seguirne le fasi di sviluppo.
Fu lui ad invitare John von Neumann, incontrato casualmente, ad unirsi al team di progetto della Moore School, sopratutto per seguire la fase del dopo ENIAC. Il contributo di von Neumann determinò una maggiore attenzione agli aspetti logici del progetto, rispetto a quelli tecnologici che avevano caratterizzato lo sviluppo dell’ENIAC.


L’impostazione della nuova macchina fu discussa in varie riunioni fra Goldstine, von Neumann, Eckert, Maucly. Il risultato fu la preparazione del documento “A First Draft Report on the EDVAC”, a firma però del solo von Neumann.
Anche se il documento era una bozza destinata alla sola circolazione interna, di fatto ebbe ampia diffusione, cosa che creò attriti con Eckert e Maucly, che in seguito abbandonarono la Moore School.

Herman Goldstine invece rimase in buoni rapporti con von Neumann: dopo la guerra divenne suo collaboratore all’IAS (Institute for Advanced Studies) di Princeton, dove progettarono una macchina basata sulla “Architettura di von Neumann”, quella che era stata descritta nel “First Draft”.

Nel 1958, alla morte di von Neumann, Goldstine iniziò la sua collaborazione con IBM, fondando il Mathematical Sciences Department del centro di ricerca Watson di IBM a Yorktown Heights, New York. Nel libro pubblicato nel 1972, “The Computer from Pascal to von Neumann”, Goldstine attribuisce a von Neumann un ruolo determinante nello sviluppo delle moderne teorie sul computing.


Fonti

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